In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, sono molte le occasioni per visitare i luoghi del Lazio che hanno avuto un ruolo straordinario nella storia della Chiesa Cattolica, e che hanno visto passare alcuni fra i pontefici più amati. Fra di essi, non potrebbe assolutamente mancare il Santuario della Madonna della Mentorella a Guadagnolo, noto per essere stato visitato da Papa Giovanni Paolo II, e per la sua storia millenaria.
Il mito del Santuario della Mentorella a Guadagnolo
Il Santuario della Madonna della Mentorella si trova a Guadagnolo, nel Comune di Capranica Prenestina, a est di Roma. Si tratta di un autentico capolavoro architettonico, situato sullo sperone roccioso nei Monti Prenestini che domina la Valle del Giovenzano. La sua nascita è avvolta nel mito: si dice che il nucleo originario del Santuario della Mentorella venne fondato nel IV secolo d.C. dall’imperatore Costantino il Grande, nel luogo che vide la conversione di Sant’Eustachio. Secondo la leggenda, Eustachio decise di convertirsi proprio in quel sito quando, durante la caccia ad un cervo, vide apparire la figura di Gesù fra le corna dell’animale.
La leggenda di San Benedetto e della Madonna delle Grazie
Il Santuario della Mentorella, oltre ad essere il più antico santuario d’Europa, è un luogo reso molto affascinante anche dalla vicina grotta della Chiesa, che venne abitata da San Benedetto da Norcia per due anni: la grotta è accessibile attraverso una stretta fenditoia e, al suo interno, è ancora oggi conservata la statua in legno della Madonna delle Grazie e del Bambino, alla quale è dedicato il Santuario della Mentorella e che, secondo la leggenda, apparve miracolosamente all’interno del Santuario nel XIII secolo. Inoltre stando alle ricerche di Atanasio Kircher, il gesuita che nel XVII secolo s’impegno nel restauro dell’edificio, la Mentorella sarebbe uno dei dodici monasteri fondati personalmente da San Benedetto: sempre secondo la leggenda, sotto alle fondamenta del Santuario sarebbe sepolto il cuore del santo. Il Santuario della Mentorella è un luogo mistico e affascinante, in quanto reca con sé una grande memoria storica e spirituale: per questo motivo, è stato ed è meta di pellegrinaggio per molti devoti provenienti da tutto il mondo.
Il pellegrinaggio di Giovanni Paolo II
Il Santuario della Mentorella è noto anche per essere stato il luogo visitato da Papa Giovanni Paolo II durante la sua prima uscita da Roma. Il monastero aveva sempre esercitato un grande fascino su Karol Wojtyla, sia per la magia del Santuario, sia per la sua grande passione per la montagna, e fu proprio per questo che venne scelto dal pontefice come simbolo della sua ascesa al trono papale. Il 20 ottobre del 1978 Giovanni Paolo II, papa da pochi giorni, si recò in pellegrinaggio al Santuario della Mentorella e vi cantò il noto Magnificat, rapito dal misticismo del posto: più avanti, Papa Wojtyla confessò che il monastero lo aiutava a pregare, infondendogli forza e grande fiducia nell’umanità. Quando si sparse la voce della sua visita, il Santuario venne in breve tempo preso d’assalto da oltre 20.000 devoti: molti erano giovani e scout, ed è proprio da lì che Giovanni Paolo II divenne il pontefice più amato dai ragazzi. Ancora oggi, il Santuario della Mentorella è meta di numerosi pellegrini che, giunti sul posto, hanno anche la possibilità di riposarsi e di raccogliersi in preghiera all’interno delle sue camere e delle sue sale.
Cosa vedere al Santuario della Mentorella
La prima cosa da vedere, quando ci si reca al Santuario della Mentorella, è senza dubbio il sentiero percorso da Giovanni Paolo II: accessibile dal margine destro della strada in prossimità di Pisoniano, la salita rappresenta un momento di raccoglimento spirituale notevole, soprattutto per via del silenzio e delle evocative rocce rosse che circondano il sentiero. Una volta giunti all’interno del Santuario, in fondo alla navata centrale è possibile ammirare l’altare maggiore. A sinistra, si possono visitare la cappella dedicata a San Silvestro e la cappella del Crocifisso, all’interno della quale viene conservato un antichissimo crocifisso in legno. Fra i vari tesori che si trovano all’interno del Santuario, vi è anche un noto dipinto del XIII secolo, raffigurante Papa Silvestro I. La bellezza della Mentorella è stata riscoperta da molti devoti e laici durante il Giubileo del 2000: per questo motivo, rappresenta un’occasione unica per chiunque senta il bisogno di visitare un luogo particolarmente sacro durante il Giubileo Straordinario della Misericordia.