Nella provincia romana, ai confini con quella di Frosinone, è situato un piccolo paese (rectius: un piccolo borgo): Vallepietra.
Conta solo 294 abitanti residenti, ma durante i periodi di pellegrinaggio la popolazione presente nel piccolo paesino arriva ad ospitare anche decine di migliaia di persone. Ad attrarre questa moltitudine di fedeli, o di semplici amanti dell’arte, soprattutto in questo 2016, anno del Giubileo, è il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, una piccola chiesa scavata nella roccia!
Adorata da molti romani, la Trinità di Vallepietra ha intorno ad essa un alone di fascino e mistero. In primis, la spiegazione di tale potere attrattivo è riconducibile alla fondazione del Santuario. Infatti due sono le leggende riguardo la sua origine: una più popolare, l’altra più letteraria.
La prima leggenda racconta che un contadino, un giorno, vide cadere i suoi buoi con l’aratro giù da un burrone. Ormai sconfortato per la perdita subita, scese nella vallata, e con sua immensa sorpresa notò l’aratro impigliato in una roccia e i buoi ancora attaccati, che parevano come semi-inginocchiati davanti ad una grotta, all’interno della quale vi era un dipinto.
La seconda leggenda, meno fascinosa ma più storica, racconta di due cristiani, che per sfuggire alla persecuzione di Nerone, si rifugiarono nei boschi sul monte Autore. Lì fecero loro visita gli apostoli Pietro e Giovanni, che li colsero nascosti tra boschi durante il loro pellegrinaggio da Gerusalemme verso Roma. Affamati e assetati, i quattro pregarono incessantemente finché un angelo scese dal cielo e portò loro del cibo e fece nascere una sorgente d’acqua fresca e purissima. Il giorno seguente apparve la Santissima Trinità, che benedì il monte, dichiarandolo meta di pellegrinaggio di importanza pari al monte Sinai.
Naturalmente queste sono solo leggende popolari che non si basano su alcuna fonte storica. Storicamente infatti, gli studiosi attribuiscono la fondazione a dei monaci cristiani provenienti dalla penisola greca, poiché è da lì che nacque la cultura di adorazione delle tre figure. Il santuario principale è proprio sulla grotta dove è posto il dipinto della Santissima Trinità. Ma oltre a questa chiesa principale, nel paese è possibile visitare molte altre chiese parimenti interessanti.
Nella Cappella del Santuario principale, oltre all’affresco della Santissima Trinità sono presenti altri affreschi. Una serie di questi posti in alto, raffigurano varie scene evangeliche tra cui spicca quello della natività. Altri due posti in basso raffigurano i mesi di Gennaio e Febbraio; si pensa che questi facciano parte di una serie di affreschi mai completata. Infine vi è un altro affresco, raffigurante un santo di cui purtroppo l’identità è ignota.
In omaggio a tutti i devoti che durante i decenni hanno contribuito all’ampliamento della cappella e alla costruzione delle chiese circostanti, nel 2003 è stato aperto un museo degli “ex-voto”. Esso è posto sotto il piazzale antistante al Santuario, dove vengono raccolte le donazioni, e i riconoscimenti ad esse collegate, di tutti i pellegrini che hanno contribuito.
Un altro museo è quello dedicato totalmente al Santuario, che sorge proprio nel centro storico del paese di Vallepietra. Quest’ultimo, non solo di stampo religioso, ma anche storico, accoglie reliquie e oggettistica varia, di valore religioso e non; una sezione infatti è interamente dedicata a tutti quei gingilli che raffigurano e ricordano le varie famiglie nobiliari che un tempo dominavano la zona, e che a loro volta hanno contribuito all’accrescimento economico e spirituale del paese, e naturalmente del santuario stesso. Non manca, inoltre, una bellissima raccolta fotografica che racconta cronologicamente ed in maniera soprendentemente suggestiva, i molteplici cambiamenti del paese e il suo sviluppo negli ultimi decenni.
Altro importante aspetto da considerare, concerne il fatto che il santuario è divenuto, nel corso dei secoli, una vera e propria meta di pellegrinaggio, nonché tappa obbligatoria per chi svolge il cammino verso Roma. Il pellegrinaggio, che tradizionalmente inizia il primo plenilunio che segue la pentecoste, fa sì che per alcuni giorni si vedano arrivare dal versante abruzzese, come da quello ciociaro, centinaia di pellegrini a piedi, che ogni giorno arrivano al Santuario per chiedere grazie e fare voti alla Santissima Trinità.
Nel corso dei secoli si sono organizzate e formate vere e proprie “compagnie” di pellegrini che si potevano riconoscere già a distanza dai pellegrini che erano soliti capeggiare questi gruppi con uno stendardo. Questo rito, ambientato in un contesto incantevole, tra boschi di castagni e querce, fiumiciattoli e cascate, ha ispirato numerosi poeti. Sorgente da tale bellezza è stato “Lode alla Trinità”, canto tipico dei fedeli insieme al cosiddetto “Pianto delle zitelle”.
Composta all’inizio del 1700 da Don Francesco Tozzi, abate del santuario dal 1685 al 1725, il pianto delle zitelle viene cantato, o meglio “inscenato”, la mattina della festa della santissima Trinità. Le “zitelle” (cioè le donne ancor senza marito) tutte vestite di bianco, e una “madonna” vestita di nero, cantano delle laudi in italiano come risposta a dei versi latini intonati da un sacerdote. Introdotta dal canto latino “veni creator”, la lode drammatica finisce con un “oremus” (letteralmente è un congiuntivo esortativo traducibile con “preghiamo”) che invoca l’intervento dello Spirito Santo.
Durante il canto, le zitelle invitano i fedeli alla conversione descrivendo le pene di Gesù Cristo e i dolori subiti come pegno d’amore verso il genere umano, inneggiando al suo perdono verso le nostre colpe. In un certo qual modo, il pianto delle zitelle cerca di rievocare quello che fu il pianto della Madonna durante gli angoscianti momenti della passione di Cristo e della sua Crocifissione.
Oltre alla festa della Santissima Trinità il borgo di Vallepietra si riempie di folklore e cristianità anche il 25 e il 26 Luglio in onore di Sant’Anna.
Caratterizzato dal folklore tipico dei piccoli borghi della nostra penisola, a Vallepietra sembra che il tempo si sia fermato in adorazione di Vergini e Santi, riempiendo gli animi dei visitatori di una pace quasi catartica.
Per maggiori informazioni sul Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra nell’anno del Giubileo e su come raggiungerlo scrivetemi all’indirizzo email anitabedandbreakfast [at] gmail.com oppure dalla pagina dei contatti del Bed and Breakfast