Oggi vi presento un itinerario di Roma suggestivo ed affascinante, adatto a chi ha già visto i suoi monumenti e le sue piazze principali: Roma Sotterranea. Voglio farlo raccontandovi la mia esperienza personale e le sensazioni che ho provato in quei luoghi. Vi descriverò Roma Sotterranea dal mio punto di vista, che poi è lo stesso di tanti turisti che vi si recano per la prima volta. Questo resoconto è nato “a caldo”, subito dopo questa magnifica visita a luoghi meno conosciuti della capitale italiana… La città eterna… La capitale dell’Impero d’Occidente più grande e potente della storia. Roma: una città che il glorioso passato ha reso letteralmente un museo sconfinato a cielo aperto.
Roma Sotterranea
C’è una Roma nascosta e segreta che si cela sotto i sampietrini, nei suoi sotterranei: tesori dalla bellezza straordinaria che mi hanno lasciata estasiata, forse più rispetto ai monumenti più noti che si ergevano sulla mia testa.
Un consiglio che posso dare è di non recarsi in questi posti ignorando la loro storia, perché altrimenti resteranno nelle vostre memorie come monumenti senza anima, quando in realtà hanno rappresentato una mondo glorioso, le nostre stesse origini che ci invidiano in tutto il mondo.
La Domus Aurea
Il sito sotterraneo che più mi ha colpito e che già conoscevo di nome si trova tra Colle Oppio e il Palatino: la Domus Aurea, la più sontuosa dimora imperiale voluta da Nerone. Spazi immensi, corridoi dalle volte altissime e resti di affreschi che danno l’idea della magnificenza di questa Domus.
E’ bene ascoltare la guida per apprendere la ricchezza che attorniava un tempo chi si trovava in certi ambienti: luoghi decorati con marmi pregiati, pietre preziose ed oro, e con tanto di fontane, piscine, boschi e addirittura vigne, che rispondevano al culto della personalità di Nerone.
Si racconta che all’ingresso ci fosse una colossale statua bronzea che ritraeva l’imperatore nelle vesti di Apollo.
Pensa che la grande sala circolare aveva una volta progettata per roteare come se fosse una volta celeste, con petali profumati che cadevano durante lussuosi banchetti. Durante la visita ho lasciato galoppare la mia immaginazione, e ho ricostruito nella mia mente quegli antichi fasti: ci si sente davvero piccoli in mezzo a questa magnificenza.
Le altre Domus Romane
Le domus romane del III d.C. sotto Palazzo Valentini, edificio rinascimentale vicino all’Altare della Patria, sono effettivamente i sotterranei più affascinanti di Roma. E’ stato l’unico sito dove non ho dovuto immaginare come doveva essere, ma il tutto era davanti ai miei occhi, grazie all’uso della computer-grafica: con giochi di luce ed effetti sonori, sono stati riprodotti peristilii e saloni, i mosaici dei pavimenti policromi, le pareti decorate e le stesse “Terme di Traiano”. Una realtà virtuale fantastica davvero!
Un altra domus romana si trova sotto la spettacolare Chiesa di Santa Maria Maggiore, una basilica che ha “solo” 16 secoli. Mi sono recata qui perché all’interno di questa domus imperiale si trova un calendario: certo sembra una cosa da nulla, ma vedere un oggetto usato quotidianamente dagli antichi romani, come facciamo noi oggi con i nostri cellulari, l’ho trovato interessante e assai curioso. Senza contare che è stato il primo ad essere stato rinvenuto “in situ” cioè nel suo luogo originario. Vi sono segnate le festività celebrate all’epoca, e poi ci sono scene di vita quotidiana e immagini zodiacali.
La Chiesa Paleocristiana sotto la Basilica di San Clemente
La mia passione per la lettura, mi ha portata poi a scoprire il culto di Mithra. Per questo mi sono recata a due passi dal Colosseo, alla Basilica di San Clemente in Via Labicana, nelle cui profondità si trova una chiesa paleocristiana che custodisce un mitreo romano risalente al II d.C.. La prima cosa che mi ha colpito è stata la nicchia dove è rappresentato Mithra che uccide un toro. Il blocco centrale è circondato da panche in pietra dove gli adepti sedevano in gran segreto.
Scendendo le scale, ho avuto subito la sensazione di entrare in un mondo pagano, ma intimo e sacro: non per nulla il mitraismo si fonda sul principio “cristiano” della lotta per sconfiggere il male.
La casa di Santa Cecilia sotto Trastevere
Avendo visto molti “kolossal” dell’antica Roma, degli anni 50-60, la persecuzione dei cristiani è quasi sempre stato un tema ricorrente. Per questo mi sono recata sotto la Basilica di Santa Cecilia, a Trastevere, nel luogo più verace di Roma, perché qui è stata trovata quella che molti studiosi pensano sia stata la casa di Santa Cecilia, dove poi vi morì. Pensate che non servirono tre giorni di vapori caldi ad ucciderla, ma dovette ricorrere alla decapitazione: fa venire i brividi la statua che rappresenta il corpo della santa proprio come fu ritrovato intorno al 1599. Il luogo è un ambiente quotidiano, ma ricco di colonne e mosaici. Mi ha colpito un affresco che raffigurava una colomba con il ramoscello di ulivo, a simboleggiare la speranza nonostante le sofferenze del cristianesimo in quei secoli.
Il Teatro Domiziano sotto Pizza Navona
Poi ci sono due siti sotterranei nettamente in contrasto fra loro, rappresentando l’uno la vita e il divertimento, e l’altro la morte.
Il primo è sotto Piazza Navona in Via di Tor Sanguigna n.1: è stato affascinante passeggiare in piazza e immaginare che sotto i miei piedi più di 2000 anni fa, centinaia di persone riempivano il Teatro Domiziano per assistere agli “agones”. Ci sono ancora resti di gradinate, le arcate e stucchi originali.
La Cripta dei Frati Cappuccini
Il secondo mi ha messo davvero i brividi senza per questo impedirmi di visitarle: sto parlando della Cripta dei frati cappuccini, sotto la chiesa di Santa Maria dell’Immacolata Concezione, proprio nella famosa Via Veneto, la cui mondanità accentua il contrasto tra i due luoghi.
I monaci sin dal 500 seppellivano le spoglie dei frati, e nel tempo si accumulavano tanti teschi e ossa che nel 700 hanno deciso di usare questo “materiale” per decorare ben 6 cripte. Mentre visitavo le cripte, circondata da scapole, teschi e tibie, mi ha pervaso un senso di inquietudine, incrementato, tra qualche risata, dalla frase che accoglie i visitatori all’entrata: “noi eravamo ciò che voi siete, e quello che noi siamo voi sarete“. Mi hanno attirato i cinque scheletri, di cui tre in piedi e due “dormienti” nelle nicchie, a simboleggiare la vita di cammino e di preghiera prima della morte; e poi la Cripta dei Barberini dove c’è lo scheletro della principessa che reca in mano la falce (cioè la morte) e una bilancia (a simboleggiare il giudizio finale).
E’ un luogo unico nel suo genere, ma uscita fuori ho apprezzato incredibilmente il sole, la luce e il cielo azzurro sopra la testa.
Tra le cose da vedere a Roma, la Roma Sotterranea si colloca all’interno di un circuito alternativo che esuli dai soliti itinerari come il Colosseo, Piazza San Pietro, eccetera. Ma Roma Sotterranea resterà per sempre uno dei miei itinerari preferiti. Per maggiori info vi rimando al sito ufficiale che cura le visite guidate a Roma Sotterranea: www.romasotterranea.it
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