Affascinati dalle meraviglie storico-artistiche della capitale, spesso non si considerano le potenzialità della campagna romana, che rappresenta invece un valido completamento alla visita della città.
É proprio a 60 km circa da Roma, al confine con Frosinone, che sorge uno straordinario borgo medievale (che a dispetto delle apparenze risale però al VI secolo a.C.): Olevano Romano.
Cosa Vedere a Olevano Romano
Olevano Romano sorge sul monte Celeste, un colle in cui la natura la fa da padrone, con rigogliosi ulivi e floridi vigneti, dai quali origina il vino Cesanese DOC.
In questo paesino con oltre 2000 anni di storia e poco meno di 7000 abitanti, si ergono le tipiche case in pietra e il castello con la sua torre baronale, fatto costruire dalla famiglia Colonna.
La Posizione
La prima cosa che colpisce il visitatore è sicuramente la posizione. Olevano Romano è infatti arroccata sul monte Celeste, che offre una vista mozzafiato. Le pietre, il cielo e il bosco circostanti trasudano bellezza e un rassicurante senso di pace.
Per godere appieno dell’incredibile vista offerta dalla zona, una volta raggiunta la torre del castello vi suggerisco di percorrere la scalinata che conduce alla terrazza panoramica. Perfetta d’estate, magari al tramonto.
Nonostante tutto ciò, il borgo gode della vicinanza degli altri fiori all’occhiello della campagna romana e dista solo poche decine di chilometri da Roma. Quando avrete finito di apprezzare le beltà di Olevano Romano, vi consiglio quindi di visitare anche Tivoli, Frascati, Palestrina e Genazzano.
Il Palazzo Baronale
Nel visitare il castello dei Colonna, la prima cosa che salta all’occhio è il contrasto tra i rustici esterni e i curatissimi ambienti interni. Molti sono infatti i volontari locali che prestano il proprio servizio per un costante miglioramento dei locali del palazzo. La Sala degli Affreschi vi incanterà con i suoi arredi originali di stampo fiammingo, mentre la Sala degli Archi vi stupirà con i suoi affreschi.
Museo Centro Studi Sulla Pittura Di Paesaggio Europea Del Lazio
Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere da un borgo dalle dimensioni così contenute, Olevano Romano nell’800 ha ospitato pittori europei provenienti dalla Danimarca, dalla Germania e dalla Francia. Tali artisti infatti, scelsero proprio questa perla della campagna romana per imparare a riprodurne luci e colori.
Sono proprio i paesaggi i protagonisti di questo museo dalla grande originalità.
Il museo custodisce più di duemila opere realizzate con le più disparate tecniche (dipinti a olio, acquerelli, bozzetti, sculture, etc.) e che risalgono a un periodo compreso tra il 1780 e il 2010.
Un vero e proprio percorso che parte dalle opere realizzate durante il cosiddetto “viaggio in Italia” di rinomati artisti europei quali J. A. Koch e F. Salathé, per arrivare alla collezione che va dagli anni ’60 del ‘900 ai giorni nostri, passando gli esponenti degli anni ’20 e ’30.
La raccolta è gestita dall’operosa Onlus Associazione del Museo di Olevano (AMO), di proprietà comunale e nata su iniziativa privata.
Villa de Pisa, la sede che ospita questa raccolta artistica di grande valore storico e culturale, è essa stessa una meraviglia per gli occhi.
Attenzione soltanto al periodo che sceglierete per la vostra gita fuori porta: la struttura infatti, motivo di vanto per il piccolo paese, è chiusa nel mesi di Gennaio e Febbraio.
I luoghi di culto
Come in tutti i borghi italiani, la spiritualità riveste un ruolo centrale e molti sono i luoghi di culto di grande rilevanza dal punto di vista culturale: i vicini monasteri di Santa Scolastica e di San Benedetto di Subiaco, l’abbazia di Trisulti, il santuario della Mentorella a Guadagnolo e molti altri.
Tra tutti, vanno ricordate senz’alcun dubbio la chiesa di Santa Margherita e la chiesetta di Santa Maria di Corte, nel cuore pulsante del centro storico. Sorprendente per un paesino di 6700 abitanti, vero?
Enogastronomia di Olevano Romano
Da vera italiana, non potevo dimenticare di parlarvi delle prelibatezze vinicole e culinarie della zona, che si distingue per la qualità di molte materie prime.
Se anche voi siete delle buone forchette, vi suggerisco quindi di abbinare la visita di Olevano Romano all’assaggio dei sapori offerti da alcuni dei rinomati agriturismi della zona.
La cucina dei colli della campagna romana è una cucina tradizionale e genuina, con piatti rustici e saporiti. Una specialità della zona sono gli gnocchi “a coa de sorica” (letteralmente “a coda di topo”), che malgrado quanto suggerito dal nome sono un formato di pasta lunga, che ben si presta ad essere condita con i migliori sughi caserecci del laziale.
Consiglio vivamente anche un piatto di “gnocchi a sassetto” da degustare presso l’Agriturismo Le Cerquette, il cui giovane chef è bravissimo ad abbinare i sapori di una volta con fantasiose rielaborazioni. Il locale è una meta eccellente anche se volete mangiare BBQ o carne affumicata.
Se poi volete concedervi il massimo, sempre ad Olevano c’è il famoso locale Sora Maria ed Arcangelo, ogni anno sul podio dei ristoranti premiati con il “Gambero Rosso“.
Se invece non volete perdere un solo secondo per visitare il paese, potete gustarvi un saporitissimo “panino ciociaro” presso l’Agriturismo La Polledrara nella vicina Paliano. Questo locale, dal quale potrete godere della magnifica vista, serve un panino con i sapori della campagna romana e della confinante ciociaria: pane rustico, steccata di Morolo Scarchilli e broccoletti conditi insaporiti con peperoncino piccante e aglio.
Ovviamente, tutti gli agriturismi dell’area in questione, offrono anche i più noti piatti della tradizione laziale, con un rapporto qualità prezzo che non vi deluderà.
Infine, mi preme assicurarmi che non ve ne andiate senza aver provato il saporitissimo olio di Olevano Romano e il vino Cesanese di denominazione di origine controllata.
Spero che questa guida vi abbia fatto venire voglia di visitare questi luoghi e se avrete la curiosità di ripercorrere i miei passi, non vi resta che seguirla.